Bonus edilizi: tutte le novità della Legge di Bilancio 2018

17/01/2018

Confermata la riduzione dell'ecobonus al 50% per finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa. Sismabonus prorogato al 2021 e allargato all'edilizia residenziale pubblica, novità Bonus Verde

Ecco le novità per l'edilizia, in particolare per quel che riguarda i Bonus, contenute nella Legge di Bilancio 2018:

Ecobonus: proroga al 31 dicembre 2018
Le detrazioni fiscali del 65% per l'efficientamento energetico degli edifici saranno prorogati alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018. Riassumendo:

  • detrazione al 65% anche per il 2018 degli interventi qualificati con riferimento, fino al 31 dicembre 2017, ai valori di trasmittanza termica del DM 11 marzo 2011.
  • detrazioni fino al 2021 su parti comuni dei condomìni con detrazione al 70% per gli interventi sull’involucro dell’edificio che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda o con detrazione al 75% per i lavori che migliorano la prestazione invernale ed estiva (Dm 26 giugno 2015).
  • detrazione 50% per finestre, caldaie con impianto a condensazione o installazione di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e a biomassa.


Per deliberare i lavori per il risparmio energetico l'assemblea di condominio potrà deliberare con il 50% + 1 dei presenti e almeno 334 millesimi. Per le opere di energia rinnovabile (impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari) occorrerà sempre il 50% + 1 dei presenti e almeno 500 millesimi.

Ecobonus condomini: 70-75% con tetto variabile
In caso di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, restano i bonus del 70 e 75% fino al 2021. Un'importante correzione della Legge di Bilancio è quella relativa al limite di spesa dei 40 mila euro, che dal 2018 è applicabile solo sulla detrazione del 70% sugli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo (art. 14, comma 2-quater, decreto legge 63/2013).

La detrazione passa quindi dal 70% al 75%, se si consegue un miglioramento energetico almeno pari alla qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015. Oggi il nuovo ecobonus del 70-75% è contenuto nel comma 2-quater dell'articolo 14 del decreto-legge 63/2013, il quale recita che "le detrazioni di cui al presente articolo sono calcolate su un ammontare" di spese non superiore a 40 mila euro, "moltiplicato per il numero delle unità" dell'edificio. Non riferendosi, quindi, alle detrazioni "di cui al presente comma" (ma estendendo la limitazione ai 40 mila euro a tutto l'articolo 14), la Finanziaria ha di fatto ridotto, per il 2017, tutti i limiti delle detrazioni del 65%, applicabili a tutti i lavori di risparmio energetico "qualificato", effettuati sulle parti comuni condominiali.

L'errore è stato quindi corretto ma solo a partire dal 2018: per il 2017, si applicano i vecchi e più elevati limiti secondo le indicazioni dell'agenzia delle Entrate, ma non per la legge di Bilancio.

Bonus mobili
Cambiano i riferimenti per la proroga della detrazione al 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all'arredo di immobili ristrutturati. La proroga al 2018 è vincolata ai lavori edilizi iniziati nel 2017; chi ha iniziato le opere nel 2016 deve avviare un nuovo cantiere quest'anno o nel 2018, altrimenti non ne beneficierà.

Bonus ristrutturazioni: proroga al 31 dicembre 2018
Fino a tutto il 2018 possibile la detrazione fiscale al 50% per le spese di ristrutturazione.

Sismabonus: proroga al 2021
Stabilizzato fino al 2021, con possibilità di cessione del credito solo per i lavori condominiali sulle parti comuni. Nello specifico, il sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto da tutti i beneficiari a privati e fornitori. Gli incapienti possono cedere l'ecobonus al 65, 70 e 75% a soggetti privati e anche alle banche. Gli altri beneficiari non incapienti possono cedere l’ecobonus al 70 e 75% a tutti i privati ma non alle banche.

Ricordiamo che il Sismabonus, conosciuto anche come agevolazione fiscale per lavori di adeguamento e miglioramento sismico, è un 'beneficio'/detrazione dell'Irpef-Ires delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro, per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva effettuati dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, situati nelle zone ad alta pericolosità sismica.

La percentuale di detrazione è del 50% per gli interventi “antisismici” eseguiti sulle parti strutturali che non conseguono miglioramenti nella classe sismica70% se l’intervento riduce il rischio sismico di una classe80% se l’intervento riduce il rischio sismico di due classi. Con riferimento agli interventi di messa in sicurezza statica e antisismica su parti comuni condominiali, le soglie di detrazione aumentano sino al75% se l’intervento consente di ridurre il rischio sismico di una classe85% se consente di ridurre il rischio sismico di due classi. Le detrazioni si applicano su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e vanno ripartite in 5 quote annuali di pari importo. Per i lavori condominiali, inoltre, viene prevista la possibilità, per ogni condòmino, di cedere la detrazione, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese esecutrici o a soggetti privati, ma con esclusione degli istituti di credito e degli intermediari finanziari, con facoltà per il cessionario che riceve il credito di successiva rivendita dello stesso beneficio.

Sismabonus: allargamento all'edilizia residenziale pubblica
Gli edifici ERP ne potranno beneficiare, per il resto tutto resterà com'è, con scadenza al 31 dicemnbre 2021 e nessuna stabilizzazione. Non c'è traccia, per ora, di 'paletti' o 'indicazioni' sulle certificazioni statiche degli edifici non seguite da lavori effettivi di miglioramento/adeguamento antisismico, che in teoria dovrebbero essere ricomprese tra le spese detraibili.

Ecobonus + Sismabonus: se messi assieme si arriva all'85%
La nuova detrazione, che può arrivare fino all'85%, riguarda i lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico e contemporaneamente alla riqualificazione energetica effettuati in condominio.

Microcogeneratori
Un altro emendamento approvato estende l'ecobonus 65% anche all'acquisto - fino al 31 dicembre 2018 - e alla posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro. Per poter usufruire dello sconto fiscale la posa dei micro-cogeneratori deve determinare un risparmio di energia primaria (pes) pari ad almeno il 20%.

Bonus verde
Prevista la detrazione del 36% (spese fino a 5.000 euro, bonus spalmato in 10 quote) per la cura del verde privato tra cui rientrano terrazzi e giardini, anche condominiali, lavori di recupero di giardini di interesse storico e realizzazione o adeguamento di impianti di irrigazione. Rientrano tra tra le spese detraibili i lavori, le progettazioni e le manutenzioni relative a tutte le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, villini e palazzi di pregio, coperture a verde e giardini pensili, messa a dimora di piante e arbusti.