Vaccinazioni obbligatorie: 10 marzo scadenza per gli adempimenti (ma non per tutti). Ecco cosa fare

07/03/2018

Entro il 10 marzo 2018 i genitori inadempienti che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva, dovranno presentare alle scuole la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie dei figli. La scadenza non vale però per le regioni dotate di anagrafe vaccinale

Scade sabato 10 marzo 2018, il termine gli adempimenti relativi alle vaccinazioni obbligatorie previsti dal decreto-legge 73/2017: entro tale data, comunque, i minori, i cui genitori dimostrino, con documentazione proveniente dall'azienda sanitaria locale, di avere presentato la richiesta di effettuazione delle vaccinazioni e che la somministrazione di queste ultime sia stata fissata successivamente a tale ultima data, potranno continuare a frequentare i servizi educativi fino alla fine dell'anno scolastico.

Dopo il 10 marzo, quindi, sarà precluso l'accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'infanza ai soli minori  i cui genitori/tutori/affidatari non siano in regola neppure con tale adempimento.

Tale termine del 10 marzo però non vale per le regioni, come Lombardia, Veneto e Lazio, dotate di "anagrafe vaccinale", poiché in quel caso ci sarà tempo fino a fine mese per mettersi in regola, grazie alla proroga accordata nelle scorse settimane dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute.

Quindi, ricapitolando:

  • entro il 10 marzo 2018 i genitori inadempienti "che abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva, dovranno presentare alle scuole la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie";
  • in assenza del libretto vaccinale o della dichiarazione timbrata dall'ASL, basterà la prova dell'avvenuta prenotazione delle immunizzazioni;
  • in assenza della documentazione, i dirigenti scolastici dovranno impedire l'accesso ai servizi nel caso dei bambini di nidi e materne, mentre per quelli più grandi scatteranno le sanzioni pecuniarie ai genitori;
  • nelle regioni dove è presente l'anagrafe vaccinale, saranno le stesse ASL a consegnare alle scuole - entro il 10 marzo p.v. - gli elenchi con i bambini non in regola. I dirigenti entro il 20 marzo chiederanno alle famiglie di mettersi in regola al massimo in dieci giorni, oltre i quali scatteranno le sanzioni.

Vaccinazioni obbligatorie: quali sono

Il decreto-legge 73/2017 ha portato a 10 i vaccini obbligatori in Italia per essere ammessi alla scuola ma anche le sanzioni per genitori che non provvedono ad adempiere in modo regolare al nuovo obbligo vaccinale ai fini dell’iscrizione scolastica per i bambini da 0 a 16 anni. Il Ministero della Salute ha pubblicato una scheda riepilogativa sulle Vaccinazioni. Vediamo quali sono i vaccini obbligatori, suddivisi poi per anno di nascita del bambino/ragazzo.

Vaccini obbligatori anno scolastico 2017-2018:

  • Anti-Poliomelitica
  • Anti-Difterica
  • Anti-Tetanica
  • Anti-Epatite B
  • Anti-Haemophilus b
  • Anti-Morbillo
  • Anti-Rosolia
  • Anti-Parotite
  • Anti-Varicella
Vaccini obbligatori in Italia 2018 vaccini/anno di nascita
Nati dal 2001 al 2004:
  • anti-epatite B
  • anti-tetano
  • anti-poliomielite
  • anti-difterite +
  • anti-morbillo
  • anti-parotite
  • anti-rosolia
  • anti-pertosse
  • anti-haemophilus influenzae tipo B
Nati dal 2005 al 2011:
  • anti-epatite B;
  • anti-tetano;
  • anti-poliomielite;
  • anti-difterite +
  • anti-morbillo;
  • anti-parotite;
  • anti-rosolia;
  • anti-pertosse;
  • anti-haemophilus influenzae tipo B
Nati dal 2012 al 2016:
  • anti-epatite B;
  • anti-tetano;
  • anti-poliomielite;
  • anti-difterite +
  • anti-morbillo;
  • anti-parotite;
  • anti-rosolia;
  • anti-pertosse;
  • anti-haemophilus influenzae tipo B
Nati dal 2017, 2018 e 2019:

 

  • anti-epatite B;
  • anti-tetano;
  • anti-poliomielite;
  • anti-difterite +
  • anti-morbillo;
  • anti-parotite;
  • anti-rosolia;
  • anti-pertosse;
  • anti-haemophilus influenzae tipo B
  • anti-varicella

Sono invece esonerati dall'obbligo di vaccinazione 2018:

  • i bambini che hanno già contratto la malattia e ne sono pertanto immuni;
  • i bambini che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.