Pace fiscale: il vademecum dell'Agenzia delle Entrate

08/11/2018

Speciale del Fisco sulle sanatorie fiscali previste dal nuovo Decreto Fiscale: atti definibili ed esclusi, calendario, rate e modalità. Prima data da cerchiare: 13 novembre 2018

Il primo appuntamento con le sanatorie fiscali è fissato al 13 novembre 2018: è questa la data entro la quale dovranno essere versate le somme risultanti dalle adesioni sottoscritte ma non perfezionate alla data di entrata in vigore del decreto 119/2018 (Decreto Fiscale).

E' quanto si evince dallo speciale vademecum dell'Agenzia delle Entrate sulla cd. pace fiscale; l'art. 2 del Decreto Fiscale consente la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento non ancora definiti al 24 ottobre 2018, data di entrata in vigore del decreto, nello stato del procedimento in cui si trovavano alla medesima data.

Si tratta di una forma di definizione agevolata sostanzialmente assimilabile all’acquiescenza agevolata all’accertamento, ma a condizione di maggiore favore per il contribuente, in quanto non è prevista solo una riduzione delle sanzioni, ma l’esclusione integrale delle stesse e degli interessi. Per fruire di questo beneficio occorre quindi pagare solo il “capitale”, vale a dire i tributi e gli eventuali contributi oggetto del procedimento di accertamento.

Al 23 novembre 2018, invece, è fissato primo appuntamento per gli avvisi di accertamento non impugnati come pure per la definizione degli inviti al contraddittorio.

Gli atti della pace fiscale

Sono definibili i seguenti atti:

  • gli inviti al contraddittorio in cui sono stati quantificati i maggiori tributi ed eventuali contributi notificati al contribuente fino al 24 ottobre 2018 e per i quali, alla stessa data, non sia stato già notificato il relativo avviso di accertamento o sottoscritto e perfezionato l’accertamento con adesione;
  • gli accertamenti con adesione sottoscritti fino al 24 ottobre 2018 ma non ancora perfezionati, vale a dire quelli per i quali, alla predetta data non è stato effettuato il versamento e non sono ancora decorsi i venti giorni previsti per il perfezionamento;
  • gli avvisi di accertamento e gli avvisi di rettifica e di liquidazione notificati al contribuente fino al 24 ottobre 2018 non impugnati ed ancora impugnabili alla stessa data e rientranti nell’ambito di applicazione dell'art. 15 del d.lgs. 218/1997, che disciplina l’acquiescenza agevolata del contribuente agli avvisi di accertamento e di liquidazione;
  • gli atti di recupero dei crediti indebitamente utilizzati di cui ai commi da 421 a 423 dell'art.1 della legge 311/2004, notificati al contribuente fino al 24 ottobre 2018, sempreché non si siano resi definitivi e non siano stati impugnati alla stessa data.

Sono esclusi da questa definizione agevolata gli inviti al contraddittorio, gli avvisi di accertamento e gli atti di adesione emessi nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria di cui all'art.5-quater del decreto-legge 167/1990. La preclusione riguarda entrambe le edizioni della procedura e opera anche con riferimento agli eventuali atti emessi a seguito del mancato perfezionamento della stessa.

Non possono formare oggetto di questa definizione agevolata gli atti definiti con altre modalità oppure impugnati con ricorso, soggetto o meno al procedimento di mediazione, fino al 24 ottobre 2018 o anche successivamente; la controversia tributaria pendente alla data del 24 ottobre 2018 potrà essere definita in base alle disposizioni di cui all'art.6 dello stesso decreto-legge.

Inoltre, il contribuente che intende avvalersi di questa forma di definizione non può proporre dalla data di entrata in vigore del decreto-legge altre istanze con essa incompatibili, come per esempio l’istanza di accertamento con adesione.

Le specifiche dell'agevolazione

Come già anticipato, il contribuente può definire il rapporto tributario relativo agli atti prima indicati con il pagamento delle somme riferite tributi e contributi, beneficiando dello sconto integrale delle sanzioni pecuniarie amministrative, degli interessi e degli accessori. Gli accessori sono gli importi diversi dai tributi e dai contributi, quali in particolare le eventuali spese di notifica dell’atto tributario.

I termini per il il versamento

I termini entro cui effettuare il versamento necessario per il perfezionamento della definizione agevolata sono diversi in base al tipo di atto. Il termine di versamento dell’importo dovuto scade:

  • il 23 novembre 2018 per l’invito al contraddittorio per il quale l’istruttoria era ancora pendente al 24 ottobre 2018;
  • il 13 novembre 2018 per l’accertamento con adesione sottoscritto ma non perfezionato al 24 ottobre 2018;
  • il 23 novembre 2018 per l’avviso di accertamento, l’avviso di rettifica o di liquidazione, l’atto di recupero credito, non impugnato ed ancora impugnabile al 24 ottobre 2018, oppure, se più ampio, entro il termine che alla medesima data era pendente per l’eventuale impugnazione dell’atto oggetto di definizione.

Il vademecum integrale è disponibile al seguente link.