Passaggio di proprietà dell'auto: ecco come fare

31/05/2019

Guida agli adempimenti richiesti per onerare all'obbligo giuridico di eseguire il passaggio di proprietà auto in caso di acquisto di veicolo usato

Quali sono gli step per completare il passaggio di proprietà di un'auto? Se si acquista l'auto per il tramite di una concessionaria, di norma è quest'ultima a farsi carico degli adempimenti e delle formalità, ma se l'auto usata è acquistata da un altro privato senza alcun intermediario, chiaramente bisogna fare 'da soli'.

Nella seconda ipotesi, può essere d'aiuto una sorta di vademecum su tutto quello che c'è da sapere sul passaggio di proprietà di un'auto.

I tempi del passaggio

L'obbligo di procedere al passaggio di proprietà dell'auto è sottoposto a una scadenza ben precisa: chi acquista un mezzo usato ha infatti 60 giorni di tempo per la modifica del libretto di circolazione, con l'annotazione dei propri dati, pena l'applicazione di sanzioni monetarie.

In particolare, l'art.94 del codice della strada stabilisce che "chiunque circoli con un veicolo per il quale non è stato richiesto, nel termine stabilito dai commi 1 e 2, l'aggiornamento o il rinnovo della carta di circolazione e del certificato di proprietà è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 353 a euro 1.762".

Per quel che riguarda invece la registrazione del passaggio di proprietà, le tempistiche non sono uniformi ma variano da regione a regione e possono comportare la registrazione in giornata o a distanza di qualche giorno.

Dove si fa

Le opzioni sono molteplici:

  • in comune: il venditore, dopo aver ricevuto la somma dal compratore, si può recare presso il comune di residenza e far autenticare la propria firma apposta nella parte posteriore del certificato di proprietà, nello spazio in cui va annotata la cessione del veicolo. Fatto questo, ci si può recare in motorizzazione e consegnare l'apposito modello per il passaggio di proprietà unitamente al certificato di proprietà con la firma autenticata in comune, alla carta di circolazione e agli altri documenti richiesti, per formalizzare il passaggio. Sono richieste le firme di entrambe le parti;
  • in Motorizzazione: si provvede all'autentica della firma e, contestualmente, all'aggiornamento dei dati del proprietario;
  • all'ACI: entro sessanta giorni dall'autentica della firma del venditore sull'atto di vendita, il passaggio va registrato all'unità ACI competente, la quale rilascerà il certificato di proprietà aggiornato. A questo punto, è sempre necessario richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione alla motorizzazione;
  • tramite Agenzia/intermediario: è sempre possibile effettuare il passaggio per il tramite di agenzie specializzate, che si occuperanno di tutti gli adempimenti del caso, ovviamente a pagamento.

I documenti necessari all'adempimento

Occorrono diversi documenti. In particolare:

  • il certificato di proprietà;
  • la carta di circolazione;
  • una copia del documento di identità e del codice fiscale di entrambe le parti;
  • l'eventuale delega, se il diretto interessato non può provvedere personalmente;
  • una marca da bollo da 16 euro.

Il costo

Bisogna corrispondere:

  • 48 euro di bolli;
  • 10,20 euro per diritti di motorizzazione;
  • 27 euro di emolumenti al PRA;
  • l'IPT, che varia a seconda della potenza dell'auto e che va, a seconda della residenza, da 3,51 euro a 4,56 euro a kW;
  • l'imposta di registro, anch'essa variabile ma sempre pari ad almeno 150,41 euro;
  • eventuali costi richiesti dall'agenzia di pratiche automobilistiche alla quale ci si sia rivolti.

Certificato di proprietà digitale

Da qualche tempo, il certificato di proprietà non è più cartaceo ma digitale. Se ci si trova di fronte a un certificato di tale genere, le cose non cambiano e gli adempimenti richiesti per procedere al passaggio di proprietà dell'auto sono i medesimi appena visti.

Importante: secondo le intenzioni originarie del legislatore, doveva già essere presente nel nostro ordinamento il documento unico di proprietà e circolazione, che unisce il vecchio certificato di proprietà e il libretto di circolazione. Il suo ingresso è stato però rinviato ed è ora programmato per il 2020.