Spese sanitarie: guida aggiornata sulle agevolazioni fiscali. Novità sui figli a carico

05/07/2019

L'Agenzia delle Entrate fornisce le indicazioni sulle spese sanitarie che si possono portare in detrazione dall'Irpef o, quale onere deducibile, in diminuzione dal reddito complessivo. Per ogni tipo di spesa sono specificati i documenti che è necessario possedere

L'Agenzia delle Entrate ha aggiornato - al mese di giugno 2019 - la guida alle agevolazioni sulle spese sanitarie.

In primis, si ricordano le regole generali per poter “scaricare” gli importi spesi nel proprio “modello 730”, o in “Redditi Pf”.

Per usufruire delle detrazioni è necessario, anzitutto, indicare le spese nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute e documentarle adeguatamente. I giustificativi delle spese devono essere conservati per tutto il tempo in cui l’Agenzia delle entrate può effettuare un accertamento (31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione).

Per la verifica del sostenimento della spesa, i documenti rilevanti sono costituiti unicamente dalle fatture, dalle ricevute fiscali e dagli scontrini “parlanti”. Il contribuente, pertanto, non è tenuto a esibire la prova del pagamento.

Le detrazioni possono essere fruite solo se le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda annua. L’eventuale eccedenza non può essere chiesta a rimborso né utilizzata nel periodo d’imposta successivo.

Figli a carico

Le principali novità per i contribuenti riguardano le nuove disposizioni sui figli a carico di un’età inferiore o uguale ai 24 anni. Questi ultimi, in particolare, saranno considerati a carico se e solo se il loro reddito non supera i 4 mila euro annui. In tutti gli altri casi, ovvero quando i figli hanno più di 24 anni, il limite reddituale resta quello di 2.840,51 euro.

Superate le soglie di reddito indicate dalla legge, sia per i figli minori di 24 anni che per quelli con un’età superiore, il contribuente/genitore non potrà più detrarre dalla sua dichiarazione dei redditi le spese sanitarie sostenute per loro.

Quando invece ciò sarà possibile, e chi ha sostenuto l’onere potrà fruire della detrazione, l’agevolazione fiscale potrà essere fatta valere nello stesso anno in cui le spese sono state sostenute.

NB - la spesa deve essere stata sostenuta dal contribuente per lui o per conto dei familiari a carico. Se ci sono rimborsi non si applica alcuna detrazione, mentre nel caso il cui le spese superano l’imposta annuncia la differenza non può essere restituita al contribuente né utilizzata in deduzione nelle dichiarazioni successive.

La detrazione sulle spese sanitarie è pari al 19% dell’importo eccedente la cifra di 129,11 euro. Ciò significa che la detrazione spettante sarà uguale al 19% della differenza tra il totale speso e la franchigia pari a 129,11 euro. Vi sono alcune tipologie di spese su cui, tuttavia, non opera nessun tipo di franchigia.

In ogni caso il contribuente che in sede di dichiarazione dei redditi vuole usare in detrazione le spese mediche al lordo della franchigia, deve sempre specificare se le stesse sono state sostenute per sé o per i familiari a carico.

Elenco spese ammissibili

Le principali:

  • visite specialistiche;
  • prestazioni chirurgiche e degenze ospedaliere; 
  • analisi e indagini radioscopiche;
  • assistenza infermieristica e riabilitativa; 
  • farmaci e medicinali (anche omeopatici);
  • acquisto/noleggio dei dispositivi medici.

Alcune di queste si portano in detrazione anche senza prescrizione medica (es - prestazioni specialistiche rese da psicologi, psicoterapeuti, infermieri professionali), altre si possono detrarre solo se accompagnate da idonea prescrizione, dalla quale risulti il collegamento tra prestazione e patologia (per esempio, quelle per i trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia, per le prestazioni chiropratiche e per le cure termali).

Interventi chirurgici

Le spese chirurgiche sono quelle relative a interventi chirurgici veri e propri, compresi quelli di piccola chirurgia, che possono essere eseguiti anche soltanto ambulatorialmente (day hospital) da parte di un medico chirurgo, con anestesia locale e senza necessità di alcuna degenza.

Si detraggono anche anche le spese direttamente inerenti l’intervento, come quelle sostenute per l’anestesia, per l’acquisto del plasma sanguigno o del sangue necessario all’operazione, eccetera.

Se le spese collegate a un intervento chirurgico sono certificate da più documenti, la detrazione spetta per l’intero importo pagato, a condizione che il collegamento delle diverse spese con l’intervento chirurgico si evinca dai documenti di spesa. Se questo collegamento non è evidente, è necessario che sia attestato dalla struttura sanitaria, mediante integrazione dei predetti documenti o una documentazione aggiuntiva.