Coronavirus: disposizioni operative e fact sheet INAIL per la protezione degli operatori sanitari

06/03/2020

Dettagli su come i medici e i paramedici devono affrontare casi sospetti di Covid-19 e indicazioni e comportamenti corretti da tenere in caso di contatti con i malati

Personale medico e sanitario: trasmissione dei dati, contatti e indicazioni di sorveglianza 

Le modalità di trasmissione dei dati riferiti ai servizi di sanità pubblica da  parte di chiunque, a partire dal 19 febbraio 2020, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato nei comuni della zona rossa (Allegato 1 al DPCM 1° marzo 2020), sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici; ove contattati tramite il numero unico dell'emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.

L'operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti:

  • a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il piu' possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;
  • b) accertata la necessita' di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l'interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalita' e le finalita' al fine di assicurare la massima adesione;
  • c) accertata la necessita' di avviare la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario, l'operatore di sanita' pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto e' assistito anche ai fini dell'eventuale certificazione ai fini INPS;
  • d) in caso di necessita' di certificazione ai fini INPS per l'assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all'INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanita' pubblica e' stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.

L'eventuale accertamento dei sintomi

L'operatore di sanita' pubblica deve inoltre:

  • a) accertare l'assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonche' degli altri eventuali conviventi;
  • b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosita', le modalita' di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;
  • c) informare la persona circa la necessita' di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).

Il contatto telefonico con la persona in sorveglianza e l'eventuale comparsa dei sintomi

L'operatore di sanita' pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.

In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanita' pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020.

Fact sheet Inail per la tutela degli operatori sanitari

Per tutelare la salute e la sicurezza di medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di tutto il personale specialistico che può entrare in diretto contatto con le persone potenzialmente infette, l’Inail ha elaborato una scheda informativa con indicazioni e comportamenti corretti da tenere.

In luoghi quali reparti di degenza, terapia intensiva e rianimazione o ambulatori medici, centri diagnostici e strutture che forniscono altri servizi sanitari, gli operatori possono essere esposti a rischio biologico diretto o indiretto attraverso il contatto con pazienti o materiali infetti, inclusi fluidi corporei, attrezzature mediche e dispositivi contaminati, superfici ambientali o aria contaminata. 

Il Ministero della Salute, con la circolare del 22 febbraio 2020, ha individuato misure di prevenzione dirette alla popolazione in generale, come lavarsi frequentemente le mani e disinfettare le superfici con prodotti a base di cloro e alcol, ma anche indicazioni più specifiche per gli operatori sanitari, in rapporto alla tipologia e al livello di rischio di esposizione, in relazione alla presenza di “casi” di COVID-19.

Inoltre, con gli allegati 1 e 2 della circolare del 27 febbraio 2020, sono state aggiornate le definizioni di caso sospetto, caso probabile e caso confermato, in relazione alle persone che sono o potrebbero essere entrate in contatto con il virus.