Emergenza Coronavirus: le regole per passeggiate, biciclette, auto, moto, parchi pubblici

17/03/2020

Il DPCM 11 marzo 2020 consente alcune ‘uscite’ ma con limitazioni, tenendo presente che le singole regioni possono sempre inasprire ulteriormente le restrizioni. Facciamo chiarezza

Posso andare in bicicletta a fare la spesa? E fare una corsetta mattutina? In automobile in quanti si può andare? Nei parchi pubblici è vietato anche solamente transitare?

Sono solo alcune delle svariate domande che i cittadini, sui profili social personali ma anche dei comuni e delle istituzioni, si fanno ai tempi dell'emergenza Coronavirus. Per fare chiarezza, semplicemente analizziamo le FAQ aggiornate del Governo in merito, riferite alle misure di tutti i DPCM emanati sul tema, ultimo il DPCM 11 marzo 2020.

Uscire a piedi (passeggiata)

Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute o per necessità ovvero per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto.

Pertanto:

  • le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati;
  • è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana;
  • è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto.

Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta.

La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

NB - in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone.

Attività motoria e autodichiarazione

L’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti.

In tal senso, non è necessaria alcuna autodichiarazione. In caso di controlli, le autorità di pubblica sicurezza possono comunque richiedere di dichiarare il perché dello spostamento. In quel caso, si è tenuti a effettuare la dichiarazione. In caso di dichiarazione falsa o mendace si può incorrere nelle sanzioni previste.

Accesso a parchi e giardini pubblici

È consentito l'accesso individuale a parchi e giardini pubblici, per praticare sport e attività motorie.

Non è invece consentito accedervi in gruppo, né svolgervi in gruppo qualsiasi tipo di attività. È comunque sempre obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di 1 metro, e conseguentemente restano preclusi tutti gli sport di squadra che possano implicare contatti ravvicinati tra i giocatori (partite di calcetto, ecc).

In caso di violazione, si può incorrere nelle sanzioni previste (art.650 codice penale)

Inoltre, nei casi di ripetute violazioni del generale divieto di assembramento, può essere disposta la chiusura temporanea del parco, del giardino o dell'area pubblica ove la popolazione tenda ad assembrarsi.

NB - alcune regioni o comuni, in tal senso, possono emanare ordinanze più restrittive per cui consigliamo sempre di visionare i siti ufficiali delle amministrazioni dove si risiede.

Bicicletta

La bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria.

Il Governo afferma che è consentito  svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Auto e moto

Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi