Superbonus 110%: lo speciale ABI sulla cessione del credito. Cos'è, come funziona, particolarità

18/11/2020

L’infografica realizzata dall'Associazione bancaria italiana sul Superbonus contiene informazioni immediate e utili per i cittadini e le imprese intenzionati a usufruire di questo strumento o a comprenderne meglio caratteristiche e vantaggi

L'ABI ha realizzato un'interessante e utile inforgrafica in cui spiega le principali novità introdotte dagli artt.119 e 121 del DL Rilancio (Superbonus 110% e relative opzioni) per la riqualificazione energetica e sismica degli immobili.

Nel documento si evidenzia tra l'altro che uno degli aspetti principali del Superbonus è rappresentato dalla possibilità di optare per la cessione del credito di imposta o per lo sconto in fattura, anziché portare in detrazione in cinque anni le spese sostenute per gli interventi sugli immobili.

Secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, le banche possono favorire la realizzazione degli interventi agevolati dal bonus fiscale anticipandone l'importo e finanziando i lavori anche a chi al momento non ha la disponibilità necessari.

NB - la cessione del Credito può riguardare Sismabonus, Ecobonus, Bonus Facciate ed altri bonus elencati nell'art.121 del DL Rilancio.

Credito: a chi lo si può cedere

Può essere ceduto all’impresa fornitrice degli interventi o ad altri soggetti privati, tra cui banche e intermediari finanziari. Le banche possono favorire la realizzazione degli interventi agevolati dal bonus fiscale in tre modi:

  1. scontando il bonus fiscale del cittadino (o condominio) che ha riqualificato l’immobile (è possibile monetizzare il credito fiscale per l’intero ammontare, al netto di quanto dovuto alla banca o altro soggetto compratore per l’operazione di anticipazione);
  2. effettuando l’operazione di sconto in favore dell’impresa che ha realizzato i lavori e si è fatta cedere dal committente il bonus fiscale a fronte di una riduzione del prezzo in fattura (è possibile monetizzare il credito fiscale per l’intero ammontare, al netto di quanto dovuto alla banca o altro soggetto compratore per l’operazione di anticipazione);
  3. concedendo, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca.concedendo, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca.

Cessione del credito a una banca

Il beneficiario del Superbonus può optare per il trasferimento del credito d’imposta alla banca per ottenere liquidità immediata, senza la necessità di dover recuperare il beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi, a compensazione delle imposte da pagare nell’arco dei cinque anni successivi.

Per poter cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state già pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori (SAL), che non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno dei quali deve riferirsi ad almeno il 30 per cento del medesimo intervento.

Estinzione del finanziamento

Al termine dei lavori, la cessione del credito di imposta del 110 per cento dei lavori effettuati consente il rimborso del prestito della banca.

Il finanziamento, infatti, potrà essere estinto in tutto o in parte, attraverso la cessione del bonus fiscale una volta che questo entrerà nel cassetto fiscale del cliente alla conclusione dell’intervento di riqualificazione o degli stati di avanzamento dei lavori intermedi.

Cessione del credito: cosa bisogna presentare

Serve la documentazione che il beneficiario utilizza per il riconoscimento del Superbonus.

L’opzione per la cessione, dopo aver stipulato un apposito contratto con la banca, deve essere esercitata all’interno dell’apposita piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, che consentirà alla banca di accettare il credito d’imposta.