Welfare aziendale: fino a 2 mila euro senza imposte per i dipendenti con figli a carico

01/01/1970

Nei fringe benefit anche l’affitto e gli interessi sul mutuo prima casa: tutte le istruzioni del Fisco

Con la circolare n. 5/E/2024 del 7 marzo, l'Agenzia delle Entrate ha illustrato le nuove misure per il welfare aziendale, il trattamento integrativo speciale per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale e gli effetti fiscali relativi alle norme sul riscatto dei periodi non coperti da retribuzione.

Tra le novità, entrano tra i “bonus” esentasse non solo le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, ma anche quelle per l’affitto e per gli interessi sul mutuo della prima casa.

Il limite entro il quale è possibile riconoscere beni e servizi esenti da imposte, ordinariamente fissato a 258,23 euro, è stabilito a mille euro, con ulteriore innalzamento a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico.

Si tratta, di fatto, delle novità in materia di redditi di lavoro dipendente introdotte dalla legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) e dal decreto Anticipi (DL 145/2023).

Welfare aziendale

La legge di Bilancio 2024 esenta dal reddito di lavoro dipendente, entro un limite di mille euro (o 2mila se il dipendente ha figli a carico), beni, servizi, somme erogate o rimborsate ai lavoratori. Tra i fringe benefit rientrano spese come utenze domestiche, affitto o interessi sul mutuo dell'abitazione principale, anche se intestati al coniuge o a un altro familiare.

Nel documento, si chiariscobo fra l'altro la modalità di determinazione del compenso in natura per prestiti concessi al lavoratore e sulla riduzione dell'aliquota dell'imposta sostitutiva sui premi di risultato dal 10 al 5%.

Nuovo trattamento integrativo per alcune categorie di lavoratori

Inoltre, viene introdotto un trattamento integrativo speciale del 15% per lavoratori nel settore turistico e termale, valido dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024, su retribuzione lorda per lavoro straordinario in giorni festivi o notturno. Il datore di lavoro eroga questa agevolazione come sostituto d'imposta e la dichiara nella certificazione unica del dipendente per il periodo di imposta 2024.

Riscatto dei periodi non coperti da retribuzione

Infine, la circolare affronta gli effetti fiscali del riscatto, sperimentale per il biennio 2024-2025, di periodi non coperti da retribuzione ai fini pensionistici.

Gli iscritti presso l'Inps possono riscattare periodi antecedenti al 31 dicembre 1995, con condizioni specifiche e limiti temporali, e il dipendente può chiedere al datore di lavoro di sostenere l'onere del riscatto utilizzando premi di produzione.